Recensione Sony Master Series ZG9

La massima espressione tecnologica nell’ambito dei televisori. Sony segna la strada nel mondo dei TV 8K.

Sony Master Series Z9G (XBR-85Z9G) | Sony ZG9 (KD-85ZG9)
Editor's Choice
Image Credit: Sony

TechRadar Verdict

Sony ha usato gli effetti speciali per il suo debutto nell’arena dei televisori 8K. Oltre ad avere la risoluzione più elevata mai offerta dal produttore giapponese, la nuova serie Z9 offre un maggior livello di luminosità e potenza di calcolo. Opulenza è il termine che descrive perfettamente i nuovi TV: una vera e propria dimostrazione di forza da parte della società nipponica, che vuole dimostrare di dettare legge nel territorio dei successori del 4K.

Pros

  • +

    Meravigliosa qualità di immagine in 8K

  • +

    Eccellente upscaling in 4K

  • +

    Luminosità HDR sensazionale

  • +

    Ottimi angoli di visione

Cons

  • -

    Un lieve alone dovuto al backlight bleeding

  • -

    Prezzi elevati

  • -

    Solo una porta HDMI 2.1

  • -

    Mancanza del supporto allo standard HDR 10+

Why you can trust TechRadar We spend hours testing every product or service we review, so you can be sure you’re buying the best. Find out more about how we test.

Se dovessimo trovare un aggettivo per descrivere il debutto di Sony nell’arena dei TV 8K, diremmo senz’altro esagerato. Esagerate sono le dimensioni: i televisori della serie ZG9 sono proposti nelle diagonali di 85 e 98”. Esagerati sono i prezzi: 20.000,00 € per il modello più “piccolo”, oltre 100.000 per il fratello maggiore. Esagerate le caratteristiche tecniche: oltre a portare in dote oltre 33 milioni di pixel, questi schermi raggiungono livelli incredibili in termini di luminosità, arrivando a quasi 4000 nit. E se ancora non vi dovesse bastare, la nuova versione del Backlight Master Drive offre oltre 700 zone di local dimming per il sistema di retroilluminazione diretto.

In poche parole, stiamo parlando dello stato dell’arte in ambito di apparecchi radiotelevisivi; dispositivi che anticipano le future tendenze e che sono chiaramente destinati a chi non vuole scendere a compromessi.

Se, come noi di TechRadar, stavate aspettando di poter mettere le mani su un degno erede della serie ZD9, uscita nel 2014, è arrivato il vostro momento.

Prezzi e disponibilità

In Italia i due modelli della serie ZG9 sono già disponibili presso un numero selezionato di rivenditori. Il modello da 85”, denominato FWD-85ZG9/T, è proposto a poco più di 20.000,00 €, mentre per portarsi a casa il fratello maggiore (FWD-98ZG9/T) servono quasi 110.000,00 €.

Design

Sony Master Serie ZG9 Specifiche

Dimensioni disponibili: 85”, 98” | Sintonizzatore: Freeview HD | 4K: Sì, risoluzione massima 8K | HDR: Sì (HDR10, Dolby Vision, HLG) | Tipo di pannello: Backlight Master Drive LED | Smart TV: Sì, Android Oreo | Curvo: No | Dimensioni: 1913(l) x 1141(a) x 120(p) mm | 3D: No | Input: Quattro HDMI (una 2.1, tre 2.0), tre USB (una 3.0), sintonizzatore RF, Wi-Fi, Ethernet, Bluetooth 

La prima cosa che balza agli occhi nel design della serie G9 sono, ovviamente, le dimensioni. Questi schermi sono davvero enormi, e le cornici non fanno che aumentarne la superficie. Se stessimo parlando di un comunissimo 4K inseriremmo questo aspetto nell’elenco dei contro ma, considerando l’eccezionalità di questi prodotti, è un neo su cui si può tranquillamente soprassedere per un paio di motivi.

Il primo è che i pannelli utilizzano un’illuminazione diretta, e su qualcosa si devono pur poggiare; il secondo è che Sony ha utilizzato lo spazio extra per l’installazione di un innovativo sistema audio.

Questo prevede due altoparlanti posizionati lungo il bordo superiore del televisore e altrettanti lungo quello inferiore, coadiuvati da due subwoofer nel modello da 85 pollici e da uno più grande in quello da 98 pollici.

Entrambi gli esemplari poggiano su classici piedini, non molto accattivanti dal punto di vista estetico ma quantomeno funzionali, visto che al loro interno è possibile far passare i cavi che vanno collegati agli ingressi input posteriori. Il modello dal 98 pollici può inoltre essere sorretto da una più attraente staffa da pavimento.

Come accade per gli ultimi televisori di Sony, anche la serie ZG9 usa uno chassis completamente nero e molto robusto; la scocca posteriore fornisce tutte le scanalature necessarie per la realizzazione di un cablaggio meno visibile possibile. Entrambi inoltre possono essere montati a muro.

Molto buona anche la voce connettività: troviamo quattro ingressi HDMI, uno dei quali implementa l'ultimo standard 2.1, fornendo compatibilità con video 8K a 60 frame al secondo. Ci sarebbe piaciuto se, come fa LG con i suoi top di gamma, anche le altre tre porte fossero state dello stesso tipo, invece supportano il più semplice standard HDMI 2.0. Attualmente però non ci sono fonti certificate HDMI 2.1, quindi si tratta di una mancanza che non ci sentiamo di criticare troppo aspramente.

Ci sono anche tre porte USB per la riproduzione di contenuti multimediali, una delle quali supporta lo standard di connessione 3.0. Non potevano mancare la porta di rete Ethernet e il Wi-Fi, così come le uscite audio ottica e da 3,5 mm.

Design in breve: La serie ZG9 esteticamente non è molto accattivante, ma gli ingegneri sono riusciti a sfruttare le dimensioni per implementare un pannello di retroilluminazione di prima categoria e un innovativo sistema di diffusione in cui gli altoparlanti sono rivolti verso lo spettatore.

Image Credit: Sony

Image Credit: Sony

Smart TV (Android Oreo)

Per le funzioni da smart TV Sony si è di nuovo rivolta alla piattaforma Android TV di Google nella versione Oreo, con la promessa di aggiornarla alla versione Pie (ossia la numero 9) non appena sarà disponibile.

Nonostante sia arrivato all’ottava release, il sistema operativo Android TV non è ancora riuscito a scaldarci il cuore. Troviamo che la sua interfaccia utente sia ancora poco fluida e troppo invasiva. Sembra quasi che voglia proporci i contenuti che i produttori di app vogliono che vengano visualizzati, piuttosto che aiutare l’utente a trovare più rapidamente ciò di cui ha veramente bisogno.

Detto questo, Oreo funziona in modo fluido ed è sostanzialmente privo di bug sui televisori di Sony. Il layout a schermo è sicuramente migliorato rispetto alle prime versioni, soprattutto quando si tratta di dare la priorità alle fonti video rispetto ad altri tipi di applicazione e contenuti meno incentrati sull’ecosistema da salotto.

A volte c’ ancora qualche problemino in termini di stabilità, ma tutte le app più importanti per un TV (come YouTube, Amazon Video e Netflix) sono correttamente impostate, e permettono la riproduzione di video in 4K HDR. Purtroppo, anche per i modelli Sony, (così come per gli 8K di Samsung) non c’è la possibilità di accedere a quella (per ora) piccola sezione di video in 8K presente su YouTube

Come ovvio sono presenti gli assistenti vocali Google Assistant e Amazon Alexa, e c’è persino un microfono per comandare il televisore  senza l’ausilio del telecomando. Il telecomando che, lo diciamo tirando un sospiro di sollievo, è stato completamente riveduto e corretto rispetto al museo degli orrori che Sony si è ostinata a proporre per un numero imprecisato di generazioni di TV. Si tratta finalmente di un dispositivo reattivo e molto facile da utilizzare.

Smart TV in breve: Android TV non è certo il miglior sistema operativo per TV, ma nelle sue ultime versioni sembra aver imboccato la direzione giusta.

Image Credit: Sony

Image Credit: Sony

Prestazioni in HD/SDR

È giunto il momento di vedere come si comportano i nuovi arrivati in casa Sony, e il primo test da affrontare è probabilmente quello più complicato. Parliamo infatti di segnali televisivi in bassa risoluzione (e con questo termine, visto il tipo di pannelli, includiamo anche la risoluzione FullHD); assolutamente inadatti a schermi così grandi e popolati da un numero esagerato di pixel. Qui il lavoro a cui è chiamato il processore X1 Ultimate è estremo: per fortuna non tradisce la nomea del produttore giapponese, da sempre rinomato per essere uno dei più efficaci nell’effettuare l’upscaling delle immagini.

Tutto questo è permesso grazie al nuovo algoritmo di post-processing, denominato X-Reality Pro 8K: utilizzando un vasto database di immagini (che include anche sample a 8K) consente alla TV di riconoscere più rapidamente e gestire al meglio i diversi tipi di standard e di origine per adattarli alle dimensioni dello schermo, con risultati sono eccellenti.

Intelligentemente, il sistema di upscaling 8K di Sony non si concentra troppo sulla nitidezza e sui dettagli durante il rendering delle sorgenti HD, puntando piuttosto l’accento sul rilevamento e la rimozione del rumore di fondo, oltre a rendere l'immagine più densa e più tridimensionale. Questo approccio potrebbe non lasciarvi a bocca aperta  (cosa che spesso riesce all'upscaling 8K di Samsung), ma restituisce un'immagine sorprendentemente rilassante, naturale e coerente. Si tratta di un risultato sbalorditivo se si considera che si sta guardando una sorgente HD a cui sono stati aggiunti più di 30 milioni di pixel per la riproduzione su uno schermo da 85 o 98 pollici.

Altrettanto impressionante è la gestione dei contenuti SDR da parte di Sony. Ci sono due opzioni: la modalità SDR "standard" o la conversione in HDR come sempre affidato al processore X1 Ultimate. In entrambi i casi, la combinazione tra contrasti intensi e colori è a dir poco strepitosa. In ogni caso riteniamo che TV come queste siano state studiate e realizzate con l’HDR in testa e non c’è nulla di male nel rimasterizzare un’immagine se quel lavoro è svolto con criterio, come riesce a fare Sony con la serie ZG9. Naturalmente i “talebani” dell’alta definizione si guarderanno bene dal modificare la sorgente, ma non troviamo davvero molte altre persone che non dovrebbero attivare questa opzione (che Samsung ha eliminato nei suoi ultimi modelli).

La meravigliosa combinazione di contrasto intenso e colori naturali precisi  rende entrambi le opzioni fantastiche. Per noi questo televisore è interamente dedicato all'HDR, e se la rielaborazione del segnale è ben gestita non c’è ragione di non usare questa funzione. A meno che il purista che è in voi ve lo impedisca 

Vale la pena notare che, se da una parte  ammiriamo il lavoro di rimasterizzazione HDR di Sony, dall’altra  Samsung ha effettivamente rimosso la sua opzione di upscaling HDR + HDR dai suoi ultimi televisori.

Prestazioni in 4K/HDR

Come abbiamo scritto poco sopra, l’85ZG9 è stato studiato dalla prima all’ultima vite per ottenere le migliori prestazioni possibili con l’HDR. E lo fa in modo a dir poco spettacolare.

La prima cosa che si nota è la luminosità: nelle modalità Cinema e Personalizzata può arrivare addirittura a 3.600 nit (quasi a 3.900 il modello da 98 pollici!), il che permette alle immagini di raggiungere nuovi livelli di realismo e dinamismo.

Le sorgenti masterizzate a 4.000 o più nit, come il Blu-ray in Dolby 4K di It e 2001: Odissea nello Spazio lasciano letteralmente senza parole. Abbiamo visto una riproduzione così spettacolare dei raggi di sole che illuminano l’astronave nell’opera di Kubrick, per esempio, solo nei monitor Dolby Pulsar utilizzati per uso professionale. Ma non si tratta solo di luminosità o di prestazioni del motore HDR: abbiamo notato un perfezionamento nei punti salienti dell'immagine, come il metallo scintillante e le sottili ombreggiature della navicella: particolari che creano profondità e che dimostrano la superiorità tecnica dei televisori di Sony a confronto della concorrenza.

Anche con It troviamo alcuni picchi fenomenali di HDR, ma qui il vero punto forte è la straordinaria intensità delle scene nei dintorni di Derry. La sensazione è esattamente quella di trovarsi all’aria aperta e di vivere la scena come se si fosse seduti in una panchina ai bordi del set, ed è davvero incredibile considerando gli avvenimenti drammatici che si stanno per consumare nel corso della pellicola. La notevole luminosità migliora anche il contrasto nelle scene ambientate nelle fognature e nei seminterrati che così diventano ancora più terrificanti, oltre a rendere i momenti in cui Pennywise fa la sua comparsa ancora più agghiaccianti.

Poteva Sony accontentarsi della sola luminosità? Certo che no, la nuova serie dispone di una gamma cromatica altrettanto strepitosa, per cui non si corre il rischio di trovarsi di fronte ad immagini sbiadite o sporcate da aloni come spesso accade negli schermi che non hanno credenziali tecniche adeguate.

La notizia migliore è che l'85ZG9 ha l'intensità e la gamma del colore per stare al passo con la sua straordinaria luminosità. In altre parole, la luminosità si nutre di un volume cromatico spettacolare che sblocca l'ampia tecnologia di gamma che è un partner così importante per l'esperienza HDR. Non ha alcun senso dei toni deboli o sbiaditi che si ottengono quando gli schermi spingono per la luminosità senza avere le credenziali di colore per tenere il passo.

Image Credit: Sony

Image Credit: Sony

Siamo arrivati al terreno di caccia dello ZG9, ossia le sorgenti in 8K. Qui, purtroppo, il materiale da dare in pasto alla belva del colosso giapponese è assolutamente scarso, visto che sono molto pochi i produttori di contenuti che offrono questo nuovo standard. Per saggiare l’HDR alla massima risoluzione possibile abbiamo dovuto affidarci ad una demo in cui vengono ripresi dei paesaggi, un rendering del videogame Gran Turismo e alcune riprese del Carnevale di Rio. Inutile dire che questa carrellata ci ha lasciato letteralmente estasiati, ma non si tratta certamente di spettacoli che ci si metterebbe a guardare il venerdì sera.

A che distanza sedersi per godere adeguatamente di un TV 8K? Abbiamo trovato il miglior compromesso mettendoci a una volta e mezza rispetto all’altezza del modello da 85”, quindi circa ad un metro e settanta centimetri. In questo caso l’immagine sembra ancora più tridimensionale e realistica rispetto ai televisori 4K tradizionali.

Un altro pregio dell’85ZG9 è che non è necessario sedersi perfettamente di fronte allo schermo, perché l’angolo di visione è decisamente ampio. Grazie alla tecnologia X-Wide introdotta (con risultati non propriamente felici) nella serie ZF9 4K del 2018, è possibile godere di immagini nitide con tonalità di nero estremamente forti anche se non ci si mette esattamente perpendicolari al TV.

Image Credit: Sony

Image Credit: Sony

Purtroppo, non è tutto oro quello che luccica, perché la retroilluminazione, a volte, soffre di qualche imprecisione. Capita che in certe scene, soprattutto quelle più complesse in HDR che contengono un mix di colori scuri e chiari, le immagini mostrino una leggera tendenza al grigio in prossimità delle zone più scure, o un alone impercettibile attorno a quelle più chiare. Occasionalmente i picchi di luminosità più estremi un tono piuttosto scuro e bluastro, come se lo schermo improvvisamente non riuscisse a far fronte alle richieste dell’immagine.

I livelli di nero sono paragonabili a quelli dei TV 8K di Samsung, anche se i neonati di casa Sony se la cavano leggermente meglio nelle situazioni più estreme, fornendo qualche dettaglio in più. Il rovescio della medaglia è che le immagini che crea il processo di upscaling sono leggermente meno neutre rispetto a quelle che si ottengono con i televisori della casa coreana. Nel complesso possiamo dire che la qualità dell’immagine di Sony non è così elevata e precisa come quella di Samsung, ma il risultato complessivo è più pulito ed uniforme e quindi più gradevole soprattutto durante le session di visione prolungate.

Un altro pregio dell’algoritmo X-Reality Pro è la precisione nelle scene in movimento: la tanto rinomata capacità di Sony di non perdere definizione in questi particolari casi raggiunge livelli mai visti prima.

Prestazioni 4K/HDR in breve: grazie all’incredibile luminosità, alla risoluzione, all’ampia gamma cromatica e all’eccellente contrasto, l'85ZG9 offre la miglior qualità d’immagine disponibile sul mercato.

Image Credit: Sony

Image Credit: Sony

Audio

Purtroppo, mentre stavamo testando l’85ZG9, non era ancora disponibile l’aggiornamento firmware che abilitava la tecnologia Dolby Atmos. Dall’ascolto dell’inedito sistema audio del televisore di Sony c’è da scommettere che l’implementazione di questo standard sarà molto efficace.

Il posizionamento degli speaker, che ricordiamo essere posti sia sopra che sotto lo schermo, contribuisce a creare un notevole soundstage, così come un effetto di verticalità che normalmente non ci si aspetterebbe di trovare da degli altoparlanti integrati.

Inoltre, riescono a fornire un notevolissimo livello di dettaglio, grazie al fatto che sono rivolti verso lo spettatore e se la cavano bene anche nei film di azione più movimentati, quando il livello del volume si spinge verso l’alto.

Ciononostante, l’apparato audio dell’85ZG9 non ci ha convinto del tutto. Le voci tendono a perdersi e a volte sembra che non ci sia sufficiente spazialità.

Audio in breve: Ottimi livello di dettaglio, ma le voci tendono a perdersi e non c’è abbastanza spazialità orizzontale, nonostante il posizionamento degli altoparlanti avrebbe permesso il contrario.

Image Credit: Samsung

Image Credit: Samsung

In alternativa...

Le TV 8K di Samsung (parliamo della serie Q950R) sono le rivali più accreditate rispetto ai nuovi modelli di Sony. Fanno un ottimo lavoro grazie soprattutto a dei contrasti eccezionali e a una palette di colori ricca. Molto buono anche l’algoritmo di upscaling.

Samsung vince la battaglia in termini di intensità del nero, e fornisce un’immagine upscalata dal 4K più nitida.

Anche LG si è recentemente inserita nella mischia con il modello OLED88Z9, che utilizza un pannello OLED. Si tratta probabilmente della migliore tecnologia che il mercato può offrire ai puristi dell’home cinema. LG offre un televisore di altissima qualità, che forse non è al livello di questo Sony ma ha il vantaggio di costare meno (ammesso che con certe cifre il prezzo abbia ancora importanza).

Verdetto finale

L’85ZG9 è un successo su tutta la linea. Sony non si è accontentata del numero di pixel: ha fatto di tutto per fornire la miglior esperienza audiovisiva possibile, riuscendoci sotto molti punti di vista. Fenomenali le prestazioni in HDR grazie alla luminosità mostruosa di cui sono dotati i due modelli della serie ZG9. Unica pecca il leggero backlight blooming nelle scene più estreme, ma si tratta di nei che si perdono tra tutti i pregi che questi immensi televisori riescono ad offrire.