Bonus TV 2021/22 e switch off digitale terrestre: cosa fare e come funziona

TCL Mini LED
(Immagine:: TCL)

Il Bonus TV 2021/2022  è una misura pensata per agevolare gli utenti nel passaggio al nuovo standard DVB-T2 del digitale terrestre.

Insieme ad altre misure note come Bonus Televisori 2021/2022, questi incentivi dovrebbero consentire a chi possiede TV vecchi e incompatibili con il nuovo standard di rinnovare il proprio apparecchio televisivo per continuare a guardare la televisione tramite digitale terrestre.

Tuttavia, la gestione di questo passaggio è stata alquanto travagliata. Sebbene sia pensato per passare a uno standard univo (HEVC) per una maggiore qualità delle trasmissioni e della relativa codifica, nonché per liberare la banda destinata al 5G, il cambio di standard ha destato non poche discussioni a livello politico e istituzionale. E infatti lo switch off del digitale terrestre, previsto inizialmente entro giugno 2022, è stato rimandato a gennaio 2023. Questa fase è solo la prima in vista del passaggio allo standard DVB-T2. 

In questo articolo scoprirete cosa comportano queste trasformazioni. Vedremo cosa consiste lo switch off e quando avverrà per ogni regione italiana, inoltre vi forniremo qualche dato utile per comprendere meglio il bonus TV 2021/2022 e come utilizzarlo.

In poche parole 

Cos’è? DVB-T2 è il nuovo standard della televisione
Quando? Dal 1° settembre 2021
Cosa devo fare? Potrebbe essere necessario un nuovo decoder o un nuovo televisore (se non si ha già un TV compatibile) 

Switch off 2021/2022 

La fase 1 del passaggio allo standard televisivo digitale DVB-T2, comunemente nota come switch off, corrisponde alla migrazione del sistema DVB-T alla codifica MPEG-4. A partire dal 1° settembre 2021, gradualmente, alcuni canali inizieranno ad abbandonare la codifica MPEG-2 in favore di MPEG-4. 

La dismissione generalizzata della codifica MPEG-2 è disciplinata dal decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 19 giugno 2019 (con successive modifiche introdotte dai decreti 15 dicembre 2020 e 30 luglio 2021), attraverso il quale è stato definito il calendario del rilascio delle frequenze da parte di tutti gli operatori di rete titolari di relativi diritti d’uso in ambito nazionale e locale. Ciò è mirato ad attuare gli obiettivi della decisione (UE) 2017/899 del 17 maggio 2017.

Tuttavia, si sono susseguiti diversi ritardi, con il conseguente rinvio della data ultima per la realizzazione dello switch off. Infatti, il calendario iniziale prevedeva il completamento del refarming della banda 700 MHz, che sarà riservata allo sviluppo del 5G, entro giugno 2022, ma ora il termine è fissato per gennaio 2023. 

Il rinvio, secondo il Ministero dello Sviluppo Economico e come riportato da Il Sole 24 Ore, è addebitabile alla lentezza della sostituzione dei televisori. Per questo motivo il Governo ha integrato il precedente "bonus TV" con un nuovo "bonus rottamazione" e ha anche introdotto un "bonus decoder", dedicato a chi non desideri cambiare apparecchio.

Inoltre, con un emendamento alla Legge di Bilancio in commissione al Senato, il governo Draghi ha inserito alcune modifiche alla cosiddetta Manovra economica. Fra le altre iniziative, spicca lo stanziamento di altri 68 milioni di euro del fondo per gli incentivi all'acquisto di decoder e  TV di nuova generazione e la rottamazione delle vecchie televisioni.

In totale quello che era conosciuto come bonus televisori 2021, passa a 148 milioni di euro, comprensivo di bonus rottamazione TV, Bonus decoder e Bonus TV 2022.

TCL C72

(Image credit: TCL)

TCL C72

Una scelta ideale per lo switch off

Pro

+
Pannello QLED
+
Prezzo competitivo

Contro

-
Materiali non eccellenti

Molti decideranno di prendere un nuovo televisore, per affrontare lo switch off del 2021. Il TCL C72 è una delle migliori opzioni sul mercato: offre un bel pannello QLED, con colori brillanti e una buona qualità dell'immagine.

E al momento è offerto con grandissimi sconti, grazie a cui potete avere il 55" a prezzi da entry-level. Un affare più unico che raro per un televisore del genere. 

Bonus TV e Bonus rottamazione

Nonostante il rinvio, molti italiani dovranno comunque cambiare il televisore per continuare a vedere la TV tradizionale, o almeno comprare un decoder compatibile con DVB-T2. 

Per questo motivo, il governo ha deciso di sostenere almeno alcuni consumatori con due diversi bonus, che sono cumulabili:

Il Bonus rottamazione TV 2022 prevede uno sconto del 20% sull’acquisto del nuovo apparecchio, fino a un massimo di 100 euro. Questo bonus è destinato ai cittadini italiani senza limitazioni di ISEE. Il requisito, però, è che il vecchio televisore sia stato acquistato prima del 22 dicembre 2018, la data in cui è entrato in vigore lo standard di codifica HEVC MAIN 10.

Per chi non disponesse di un TV così vecchio, il Bonus TV 2022 senza rottamazione prevede un incentivo massimo di 30 euro da spendere fino a fine 2022, per soggetti o famiglie con ISEE che non superi i 20 mila euro.

Questo incentivo è cumulabile con il Bonus rottamazione TV, così come il Bonus decoder, il contributo per comprare un decoder di nuova generazione, sempre del valore di 30 euro e sempre per soggetti con un Isee più basso di 20mila euro.

Inoltre, attraverso una partnership tra Mise e Poste Italiane, i pensionati di età superiore ai 70 anni e con assegno inferiore ai 20 mila euro annui, riceveranno il nuovo decoder direttamente a casa.

Bonus Rottamazione

  • È un bonus riconosciuto a chi ha un televisore comprato prima del 22 dicembre 2018
  • Il vecchio televisore va dato in rottamazione
  • Attivo dal 23 agosto 2021
  • Disponibile per tutti senza limiti di ISEE
  • Si può avere un solo bonus rottamazione per nucleo familiare
  • Solo per residenti in Italia
  • Bisogna essere in regola con il pagamento del canone TV
  • Scaricare e compilare il modulo rottamazione (e portarlo in negozio)
  • Il rivenditore ritira il vecchio TV e si occupa dello smaltimento
  • Vedi la lista dei televisori idonei al bonus rottamazione

Il calendario dello switch off 

Il calendario dello switch off per regione è attualmente quello indicato di seguito, tuttavia circolano alcune indiscrezioni circa un ulteriore slittamento. Continuate a visitarci per tutti gli sviluppi.

  • dal 1° settembre 2021 al 31 dicembre 2021: Area 2 - Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia tranne provincia di Mantova, provincia di Piacenza, provincia di Trento, provincia di Bolzano; Area 3 -Veneto, provincia di Mantova, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna tranne la provincia di Piacenza
  • dal 1° gennaio 2022 al 31 marzo 2022: Area 1 - Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Sardegna
  • dal 1° aprile 2022 al 20 giugno 2022: Area 4 Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche

Fino al 1 gennaio 2023, quando cioè avrà inizio la fase 2 del passaggio allo standard televisivo digitale DVB-T2, le emittenti avranno meno risorse frequenziali a disposizione. 

Verificare la compatibilità 

Scoprire se il vostro televisore supporta il passaggio al MPEG-4 e al HEVC è semplice. Vediamo come si fa.

Il formato MPEG-4 è già adottato dalle emittenti italiane per trasmettere contenuti in alta definizione. Per controllare se il vostro televisore lo supporta, vi basta raggiungere i canali a partire dal 500 - eventualmente dopo aver risintonizzato l'apparecchio.

Per il formato HEVC, invece, la questione si complica. Il nuovo standard è denominato High Efficiency Video Coding. È stato rilasciato dall'ITU-T  Video  Coding  Experts  Group (VCEG) e dall'ISO/IEC Moving Picture Experts Group (MPEG) nel 2013. 

È tecnicamente superiore anche al MPEG-4 ma, poiché la maggioranza delle trasmissioni a oggi era ancora codificata con lo standard MPEG-2, si è scelto di effettuare un passaggio in due tempi e di far coesistere gli standard più recenti. Per approfondire gli aspetti tecnici e le differenze tra HEVC e altri standard di codifica vi suggeriamo la lettura di un'analisi pubblicata dal Centro Ricerche, Innovazione Tecnologica e Sperimentazione (CRITS) della Rai.

Per verificare se il vostro televisore supporta il passaggio all'HEVC e al DVB-T2, bisogna sintonizzarsi sul canale 100 o 200. Se, anche su uno solo dei due, compare una schermata con la scritta "Test HEVC Main10" significa che il vostro apparecchio supporta il nuovo standard. Se invece non compare alcuna scritta e/o il canale risulta inesistente, significa che l'apparecchio dev'essere sostituito.

Ricordiamo che tutti i televisori venduti in Italia dal 1 gennaio 2017 sono, per legge, compatibili con il DVB-T2. Al momento dello switch off andrà quindi effettuata una nuova ricerca canali. 

 Come funziona il DVB-T2? 

Dal 2023, salvo cambiamenti, tutto il territorio italiano passerà alla nuova tecnica di trasmissione. Lo standard DVB-T2 utilizza il sistema Multiplex a Divisione di Frequenza Ortogonale (OFDM - Orthogonal Frequency Division Multiplex) per le trasmissioni radio di base: si tratta di un segnale che impiega un elevato numero di portanti ravvicinate, organizzata con un flusso di dati a bassa velocità.

I segnali ravvicinati sono ortogonali e non interferiscono tra loro. Sono condivisi tra tutti i vettori: una soluzione che rafforza la resistenza del segnale allo sbiadimento contro lo sbiadimento selettivo da effetti Multi-path. In altre parole, dal punto di vista degli spettatori, il DVB-T2 consente una migliore ricezione, anche in presenza di interferenze e di livelli di rumore elevati; l'introduzione di nuovi servizi da parte degli emittenti.

 Esistono delle alternative al DVB-T2? 

Anche se il passaggio al DVB-T2 è consigliato, esistono alcune alternativa per continuare a seguire le trasmissioni televisive. Le principali sono: 

Infine se non si desidera sostituire il proprio apparecchio è possibile acquistare un decoder per il DVB-T2. Al momento dell'acquisto è necessario verificare che il dispositivo sia dotato di tuner DVB-T2 con codifica HEVC a 10 bit. 

Alcuni decoder si possono avere anche gratuitamente, se si ha diritto al bonus presentato dal governo: una lista completa degli apparecchi acquistabili senza spese è disponibile a questo indirizzo