Installare Windows 11 darà parecchi mal di testa, preparatevi

Windows 11 File Explorer on a PC in an office
(Immagine:: TechRadar)

Windows 11 esce ufficialmente il 5 ottobre, ed è già installabile per chi fa parte del programma. Per molte aziende il passaggio potrebbe però rivelarsi piuttosto difficile, per via della TPM obbligatoria. 

L'obbligo esiste solo per gli aggiornamenti automatici, e resta possibile procedere con l'aggiornamento manuale. Il problema è che molti computer aziendali e workstation non hanno i necessari requisiti.

Stando a una recente ricerca di Lansweeper, infatti,  solo il 44,4% circa dei computer aziendali è "pronto per Windows 11". La ricerca ha preso in considerazione 30 milioni di computer in 60mila aziende nel mondo. 

Tutti gli altri computer andranno aggiornati manualmente, il che significa un sacco di lavoro extra per il reparto IT. 

Il problema, comunque, riguarda anche eventuali macchine virtuali, che devono avere TPM 2.0 e almeno 4GB di RAM. Secondo il report di Lansweeper sono pochissimi anche i server compatibili (1,49%).

Windows 11 è un problema oppure no?

Non è necessariamente un "vero" problema: le aziende in genere aspettano anche dei mesi prima di procedere ad aggiornamenti che potrebbero compromettere il funzionamento di sistemi critici. Anzi a volte le nuove versioni di Windows arrivano solo quando si prendono nuovi computer.

E con il tempo che passerà, forse si troverà una soluzione più semplice.

Già, perché aspettare non è dovrebbe creare nessuna difficoltà. Il supporto a Windows 10 durerà fino al 2025, e in genere Microsoft offre aggiornamenti di sicurezza anche dopo che è finito il periodo ufficiale.

E Windows 11 non porta novità cruciali per il mondo aziendale, niente che obblighi ad aggiornare di corsa. 

A un certo punto comunque il passaggio non sarà più rinviabile, ma i reparti IT del mondo hanno ancora molto tempo per gestire Windows 11. E meno male, perché ci saranno milioni di computer da controllare mano. 

Valerio Porcu

Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.