Samsung ha progettato un TV verticale per tutte le vostre storie su Instagram

The Sero
Image Credit: Samsung

Samsung sta seguendo il trend di cambiare le forme tradizionali dei display e ha annunciato l'uscita di un nuovo TV per il mercato sud coreano chiamato 'The Sero', orientabile per guardare video in verticale in una modalità molto simile a quella con cui guardate contenuti sul vostro smartphone. 

The Sero, il cugino dei Serif TV e The Frame, farà parte della linea di TV Samsung 2019. Tutti i modelli in uscita sono QLED con pannello Quantum Dot.

Dal punto di vista tecnico, The Sero ha un display da 43 pollici, un sistema audio 4.1 e un'amplificazione di 60w.

Dispone anche dell'assistente vocale Bixby, perchè un TV così particolare non sarebbe completo senza Bixby.

The Sero sarà disponibile per l'acquisto esclusivamente in Corea per il momento, e per il prossimo futuro non si parla ancora di distribuzione internazionale.  È un vero peccato dato che al prezzo di circa 1,600$, ci sarebbero un sacco di influencer disposti ad acquistare il dispositivo.

Schermi verticali: solo un capriccio o effettivamente funzionali? 

Ammettiamo che anche secondo noi l'idea di un TV con lo schermo verticale è un po' ridicola, specialmente considerando il prezzo non proprio irrisorio.

Eppure, mentre Samsung sta portando gli schermi verticali su un altro livello, molte altre aziende assecondano un modello di schermo verticale, solo più in piccolo. Basta pensare a Facebook Portal, un dispositivo dotato di display simile a Google Home Hub che permette di connettervi con amici e familiari tramite Facebook.

Staremo a vedere se gli schermi verticali avranno successo fuori dal mondo informatico, ma non si può biasimare Samsung per averci provato.

Nick Pino

Nick Pino is Managing Editor, TV and AV for TechRadar's sister site, Tom's Guide. Previously, he was the Senior Editor of Home Entertainment at TechRadar, covering TVs, headphones, speakers, video games, VR and streaming devices. He's also written for GamesRadar+, Official Xbox Magazine, PC Gamer and other outlets over the last decade, and he has a degree in computer science he's not using if anyone wants it.