MacBook Pro 2020 13" vs MacBook Pro 2019 13", addio tastiera a farfalla

(Image credit: Apple)

Anno nuovo, MacBook nuovo. Come ogni anno anche il 2020 vedrà l’arrivo di un nuovo MacBook Pro, che sarà disponibile dal 7 maggio. La nuova versione porterà con sé delle migliorie sul lato hardware, anche se la più grande novità proposta da Apple per il 2020 è legata ad un aspetto costruttivo particolarmente importante, con l'atteso passaggio dalla vecchia tastiera con meccanismo a farfalla alla “nuova” Magic Keyboard.

Pur trattandosi di un aspetto centrale per molti utenti, ci sono altre novità degne di nota che prenderemo in considerazione per capire se vale davvero la pena di investire per aggiornare il proprio MacBook Pro alla versione 2020.

(Image credit: Apple)

Design

A livello estetico non ci sono grandi novità rispetto al MacBook Pro 13” 2019, fatta eccezione per la tastiera, che ha un aspetto diverso ed è più grande. Le altre piccole differenze stanno nel peso di MacBook Pro 13” 2020, leggermente diminuito (1,4 Kg vs 1,37 Kg) e nello spessore aumentato (1.56 cm vs 1,49 cm). Per il resto le due versioni sono praticamente identiche.

Le finiture rimangono invariate, con le due colorazioni Silver e Space Gray già viste sul modello 2019. Per fortuna, Apple ha deciso di soddisfare gli audiofili conservando l’ingresso per il jack da 3,5mm.

Come la versione 2019, anche MacBook Pro 13” 2020 conserva la Touch Bar e il supporto a Touch ID, con la differenza che a quest’ultimo è stato dedicato un tasto apposito, mentre prima era integrato nella Touch Bar. Torna anche il chip di sicurezza Apple T2 pensato per mettere al sicuro i dati presenti all'interno di MacBook Pro.

Anche il display è praticamente identico; MacBook Pro 13" 2020 ripropone l’ottimo display retina caratterizzato da colori vividi e un buon livello di luminosità già visto sul suo predecessore. In aggiunta questo modello supporta la gamma di colore P3 che consente di guadagnare il 25% di colori rispetto al classico sRGB, affiancata dalla tecnologia True Tone di Apple, in grado di regolare automaticamente il bilanciamento del bianco e la temperatura del colore in base all’ambiente circostante. Come detto in precedenza, le due versioni sono quasi identiche in termini di display.

(Image credit: Apple)

Tastiera

Eccoci giunti al punto. Abbiamo già detto che la vera novità di questo MacBook Pro 2020 è la tastiera, che passa dalla contestatissima versione con meccanismo a farfalla alla Magic Keyboard di Apple.

I tasti con meccanismo a farfalla hanno creato problemi a numerosi utenti Apple, che li utilizza dal 2015 nonostante negli anni si siano verificati dei malfunzionamenti che hanno, in alcuni casi, portato alla sostituzione del prodotto. Per fortuna, dopo averli riproposti sulla versione 2019, quest’anno l'azienda di Cupertino ha deciso di cambiare tecnologia.

La Magic Keyboard ha debuttato sul MacBook Pro 16” 2019, dimostrandosi da subito una delle migliori tastiere in circolazione. Stando a quanto dichiara Apple, è studiata per aumentare la produttività e l'efficienza grazie al nuovo meccanismo a forbice con corsa da 1mm. MacBook Pro 2020 conserva anche la Touch Bar, nonostante questa abbia subito un leggero ridimensionamento rispetto alla versione precedente, oltre all’aggiunta di un comodo tasto “Esc”. É inoltre possibile aggiungere delle scorciatoie alla barra per accedere direttamente alle app più utilizzate e si può sfruttare il Touch ID per l’accesso rapido.

(Image credit: Apple)

Specifiche tecniche

Apple vuole far breccia nei cuori e nelle menti di creativi e professionisti con questo MacBook Pro 2020; per farlo ha focalizzato i suoi sforzi sull’ottimizzazione del rapporto tra prestazioni e portabilità. Il modello di fascia alta è equipaggiato con un processore Intel di decima generazione e una grafica integrata Intel Iris Plus, che garantisce prestazioni fino all’80% superiori rispetto alla precedente generazione. Questo significa molto per chi lavora nel campo del video editing e per coloro che devono gestire applicazioni pesanti come il rendering 3D. Ovviamente questa versione, pur non essendo pensata a tale scopo, si presta meglio anche in ambito videoludico.

L’archiviazione è affidata ad un SSD con una velocità di lettura sequenziale che raggiunge i 3.0GB/s; la configurazione standard di MacBook Pro 2020 viene proposta con il doppio dello spazio di archiviazione rispetto alla versione 2019. Con una spesa aggiuntiva si può arrivare fino a 4TB di spazio di archiviazione e 32GB di memoria RAM.

MacBook Pro 2020 riceve anche un aggiornamento a livello di CPU con i nuovi processori Ice Lake di Intel. La versione entry level di MacBook Pro 2020 (che costa circa €1,300) è ancora equipaggiata con gli Intel Whiskey Lake di ottava generazione. Le prestazioni generali dei due processori non differiscono troppo, ma la vera differenza si nota in termini di consumo energetico.

Il più grande passo in avanti tra l’ottava e la decima generazione di MacBook Pro è costituito dalla velocità della RAM. Il modello base dispone di banchi di RAM da 2,133MHz, mentre la versione equipaggiata con la CPU Intel di decima generazione dispone di RAM con frequenza da 3,733MHz. Si tratta di un notevole incremento in termini di prestazioni che farà felici tutti i creativi e i grafici che utilizzano MacBook Pro per lavorare.

(Image credit: Apple)

Prezzo

I prezzi partono da €1,529 per la versione base, equipaggiata con un processore Intel i5 quad core di ottava generazione, un SSD da 256GB e 8GB di RAM. Si tratta di un buon incremento di spazio di archiviazione rispetto alla versione 2019 considerando che il prezzo rimane invariato.

Se non volete accontentarvi della base, MacBook Pro 13” 2020 viene proposto in una versione con processore Intel Core i5 2.0GHz di decima generazione, 512GB di SSD e 16GB di RAM ad un prezzo di €2,229. La CPU è leggermente più lenta rispetto a quella da 2.4GHz montata sul modello corrispettivo dello scorso anno, ma l'efficienza energetica dei nuovi chip è migliorata a tal punto da mettere in ombra le differenze presenti nelle altre aree.

Come gran parte dei MacBook si può scegliere l’opzione Intel Core i7 accoppiata ad uno spazio di archiviazione maggiore, ma sarà necessario sborsare cifre elevate se volete portarvi a casa la versione premium.

MacBook Pro 13-inch 2020

(Image credit: Apple)

MacBook Pro 2020 vs MacBook Pro 2019: vale la pena di cambiare?

Tirando le somme, se siete già possessori del più recente MacBook Pro, il passaggio alla versione 2020 non è strettamente necessario e non vale la spesa, anche se ci sono alcuni aspetti da considerare.

La differenza principale sta nella nuova tastiera, molto più comoda e affidabile rispetto ai modelli precedenti. Se avete un MacBook Pro con la tastiera a farfalla e la odiate con tutto il cuore, il passaggio alla versione 2020 potrebbe risultare conveniente.

Bisogna considerare che per diversi anni le nuove versioni di MacBook Pro 13” hanno ricevuto quasi esclusivamente aggiornamenti hardware. In effetti, l’aggiornamento dei componenti in sé potrebbe rivelarsi insufficiente per alcuni. I processori Intel, in generale, non hanno fatto registrare grandi balzi in avanti in termini di prestazioni negli ultimi due anni, quindi non noterete differenze sostanziali se possedete già un MacBook Pro 2019 o 2018. Certo, la memoria RAM più veloce può fare la differenza, ma solo se la sfruttate in ambito creativo per applicazioni molto pesanti.

In definitiva gli utenti ai quali ci sentiamo di consigliare l’acquisto del nuovo MacBook Pro 2020 sono quelli in possesso di modelli datati, antecedenti al 2018. Se volete passare ad un MacBook Pro, questo potrebbe essere un buon momento per farlo sfruttando da subito la nuova tastiera, che siamo certi farà gola anche a tanti utenti Mac che da anni combattono con le ormai superate tastiere a farfalla.

Adam Vjestica

Adam was formerly TRG's Hardware Editor. A law graduate with an exceptional track record in content creation and online engagement, Adam has penned scintillating copy for various technology sites and also established his very own award-nominated video games website. He’s previously worked at Nintendo of Europe as a Content Marketing Editor and once played Halo 5: Guardians for over 51 hours for charity. He is now an editor at The Shortcut.