Il blocco di Android su Huawei potrebbe finire presto

Donald Trump
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Donald Trump ha suggerito che la linea dura verso certe aziende cinesi potrebbe presto ammorbidirsi, e questo potrebbe significare la fine dell'embargo contro Huawei, o almeno un suo alleggerimento. Chi possiede un P30 Pro o un altro recente smartphone Huawei, quindi, può forse sperare in aggiornamenti Android. per più tempo. 

Il Presidente degli Stati Uniti si è espresso a riguardo durante il G20 giapponese, suggerendo, almeno a parole, che alle aziende USA potrebbe essere nuovamente permesso di fare affari con quelle cinesi. La speranza è che questo significhi la fine delle incertezze per i prodotti Huawei. 

"Le aziende USA possono vendere la propria attrezzatura a Huawei", ha detto testualmente Trump, "parlo di attrezzature non legate a problemi di emergenze nazionali". 

Le questioni riguardo a Huawei e possibili problemi di spionaggi non sono state risolte, quindi qeusto non significa che le aziende statunitensi potranno riprendere gli affari esattamente come prima. Ma se non altro lascia intendere che la linea politica dura degli ultimi mesi potrebbe essere finita. 

Non è chiaro a quali aziende si stesse riferendo Trump. "Ci sono tante società fantastiche nella Silicon Valley e altrove, che fanno prodotti estremamente complessi. Permetteremo loro di vendere a Huawei", ha affermato. 

Questo potrebbe includere società che sviluppano progetti hardware come ARM, fino al ben noto blocco di Android da parte di Google

Abbiamo chiesto un commento a Huawei, e ci hanno risposto che "prendiamo atto dei commenti da parte del presidente USA riguardo a Huawei, ma non abbiamo commenti al momento", che è la stessa dichiarazione rilasciata ad altre testate (nel momento in cui scriviamo). Google non ha rilasciato commenti. 

L'embargo Android/Huawei potrebbe essere sollevato? 

Sembra che la risposta potrebbe arrivare presto, visto che secondo Trump la situazione di Huawei sarà oggetto di discussione con le autorità cinesi durante i prossimi incontri. "Riprenderemo i lavori con la Cina da dove si erano interrotti", ha confermato il Presidente, suggerendo una distensione dei rapporti. 

Siamo ormai oltre il giro di boa nella temporanea sospensione di 90 giorni all'embargo, concesso a Google e altri, ma quest'ultima notizia lascia intendere che il periodo di pausa potrebbe essere ulteriormente esteso o il blocco rimosso. 

Alcune aziende, nel frattempo, hanno tagliato le relazioni con Huawei e le altre società incluse nella lista nera. Altre, come Intel e Qualcomm, hanno invece insistito con le autorità per sottolineare il possibile danno alle aziende statunitensi. 

Sembra dunque che una soluzione rapida sarebbe preferibile per tutti, non ultima Huawei, anche perché i consumatori al momento si stanno domandando se valga la pena di prendere uno smartphone (o un altro prodotto) di questo marchio, e se il dispositivo sarà supportato a lungo oppure no. 

Al momento non è cambiato nulla. Ma è probabile che le dichiarazioni di Trump segnino la fine del deterioramento dei rapporti tra i due Paesi e le relative aziende, e che i futuri smartphone Huawei possano montare Android.

Tom Bedford
Contributor

Tom Bedford was deputy phones editor on TechRadar until late 2022, having worked his way up from staff writer. Though he specialized in phones and tablets, he also took on other tech like electric scooters, smartwatches, fitness, mobile gaming and more. He is based in London, UK and now works for the entertainment site What To Watch.

He graduated in American Literature and Creative Writing from the University of East Anglia. Prior to working on TechRadar, he freelanced in tech, gaming and entertainment, and also spent many years working as a mixologist. He also currently works in film as a screenwriter, director and producer.